La Cantinetta della Corte aveva un problema. Niente di grave, il piano di uno dei tavoli da esterno del locale iniziava ad accusare il tempo e le intemperie. Cambiare il tavolo, o restaurarlo, si chiedeva Fabio, titolare dell'enoteca. Perchè invece, proponemmo noi, non sfruttare la struttura ancora ben solida del tavolo? Perchè non fare un nuovo piano in appoggio al vecchio che quando piove si porta dentro? L'idea parve subito buona. E se il piano lo facessimo con una base in compensato marino e sopra un patchwork di elementi in legno uno diverso dall'altro (Bosso, Rovere, Abete, Mogano, Castagno), tutti massello da 1.5 cm e maschiati l'un l'altro con un anima centrale, tutto rigorosamente riclato, e se poi ci aggiungiamo anche dei disegni stilizzati di piatti e posate che la Silvia li fa a mano?. Sorse il dubbio che ci stessimo allontanando troppo dallo stile del locale. La storia però finisce che il tavolo lo abbiamo realizzato esattamente così come era stato pensato e Il suo contrasto con il perfettamente rustico della Cantinetta funziona.